necropoli pahor Mondolibri

PAHOR, B. - Necropolinecropoli pahor MondolibribroCampo di concentramento di Natzweer-Struhof sui Vosgi. L'uomo che vi arriva, una domenica pomeriggio insieme a un gruppo di turisti, non è un visitatore qualsiasi: è un ex deportato che a distanza di anni è voluto tornare nei luoghi dove era stato internato. Subito, di fronte alle baracche e al fo spinato trasformati in museo, flusso della memoria comincia a scorrere e i ricordi riaffiorano con loro carico di dolore e di rabbia. Ritornano la sofferenza per la fame e freddo, l'umiazione per le percosse e gli insulti, la pena profondissima per quanti, i più, non ce l'hanno fatta. E come fotogrammi di una pellicola, impressa nel corpo e nell'anima, si snodano le infinite vicende che parlano di un orrore che in nessun modo si riesce a spiegare, ma insieme i tanti episodi di solidarietà tra prigionieri, di una umanità mai del tutto sconfitta, di un desiderio di vivere che neanche in circostanze così drammatiche si è mai perso completamente.